Questo sito è un atto di pensiero creativo.
In pratica?
Restituiamo alla Rete qualche briciola di quel che ci ha offerto in vent’anni di navigazione: informazioni. Sugli altri, sul mondo e quindi alla fine su noi stessi. Materiale originale, fonti selezionate, cose così. Gli articoli sono scritti con partecipazione e onnivora curiosità, riguardano argomenti disparati e aumentano nel tempo, secondo un primitivo piano editoriale.
Leggerescrivere.it accoglie, si lascia suggestionare, prova a comprendere: siamo infatti convinti che dalla comprensione, dalla suggestione e dall’accoglienza possa distillarsi consapevolezza, responsabilità e abilità di scegliere. Strumenti validi nell’arte di diventare se stessi. Ecco perché “parole per capirci”.
Metodologicamente, siamo estimatori del Kircher e del suo eclettismo, e ricordiamo con affetto Ernesto De Martino e il suo etnocentrismo critico. Per questo non temiamo – o fingiamo con dignità – il confronto con l’altro da sé anche quando appaia ostico, remoto: la fisica quantistica, il futuro del mondo, le mappe storiche di Roma, il life coaching o storie sotterranee di quartiere.
Su LeggereScrivere.it la parola “piuttosto” vuol dire una sola cosa: “più che, preferibilmente a”. Quando vorremo intendere “oppure”, diremo “oppure”.
Ma il nostro reale obiettivo è ambizioso fino a rasentare la ὕβϱις (hybris). Vogliamo allenare l’intelligenza come fosse un muscolo. Cos’è l’intelligenza?
Possiamo definirla come la “facoltà di ben intendere” (fonte), e l’origine del termine ci aiuta a precisare: “l’etimologia della parola intelligenza si fa risalire all’avverbio latino intus = dentro ed al verbo latino legere = leggere. [Dunque:] comprendere, raccogliere idee e informazioni riguardo a qualcuno o a qualcosa.” (fonte)
OK. E come si allena l’intelligenza? Chi fa attività fisica sa che una seduta di allenamento, o workout, è composta da una sequenza di esercizi che spesso prevedono l’uso di attrezzi. Ad esempio, le trazioni alla sbarra sono un esercizio. Bene, ogni articolo di questo sito è un esercizio: il tema stesso, o le fonti, saranno la sbarra; il fatto di ragionarci o di usarne le informazioni corrisponderà a fare le trazioni. Al termine del workout, verrà naturale fare un po’ di stretching (“stiramento”) del concepibile.
Da Leonardo da Vinci alle Brigate Rosse
Il Codex Atlanticus di Leonardo da Vinci in PDF, la Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani ad altissima risoluzione, le copie autografe delle lettere di Aldo Moro durante la prigionia… Queste sono le ultime cose che abbiamo trovato in Rete. Gratuitamente. Con qualche spicciolo, inoltre accediamo a ebook, giornali, riviste, musica, film… Senza parlare delle metanfetamine e dell’esplosivo militare T4 in vendita su Silk Road, delle serie tv da scaricare o guardare illegalmente in streaming e, ça va sans dire, del porno. Tutto senza muovere un passo.
Tanta è la disponibilità che si corre il rischio di smarrirsi: come cercare informazioni? Quali fonti scegliere? Chi ci sta dicendo la verità? E cos’è la verità su Internet? Qui comincia in qualche modo LeggereScrivere.it. Come dice De André: “pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra”.
Il nostro Lettore Ideale
Siamo sulla Rete dal 1998. Questo sito nasce nel 2019. Ne abbiamo viste parecchie. E possiamo rivederle quando vogliamo: la Rete è piena di tracce del proprio passato, ci sono siti web abbandonati che funzionano ancora dagli anni Novanta, anche se nessuno li aggiorna più. E ci sono siti scomparsi, come Geocities o Altavista, che rivivono grazie ad archivi digitali come la Wayback Machine o la sua affascinante rappresentazione grafica. Guardando questi siti con l’orecchio al monitor, sentirete il rumore del vecchio modem che chiama il provider, fa l’handshaking, stabilisce la connessione e occupa la linea fissa di casa.
A chi parlino oggi quelle pagine non è dato sapere.
Però ci piace immaginare leggerescrivere.it entrare a far parte – in un prossimo futuro – della stessa schiera di siti alla deriva, messaggi in bottiglia ospitati su server leggendari, remoti, eternamente a disposizione di ogni esploratore abbastanza curioso da navigare fino a noi. Ed è lui, quell’esploratore, il nostro Lettore Ideale.
Già: a chi parla leggerescrivere.it? Forse a una minoranza di curiosi, lettori – mesta etnia da riserva indiana -, individui off topic che oscillano tra Black Mirror e le Lezioni Americane. Nuclei di autoconsapevolezza immortalati nel gesto di voltare pagina, e proseguire la lettura.
“su via, qua vieni,
Ferma la nave, e il nostro canto ascolta.
Nessun passò di qua su negro legno,
Che non udisse pria questa, che noi
Dalle labbra mandiam, voce soave:
Voce, che innonda di diletto il core,
E di molto saver la mente abbella.”
Odissea, Libro XII, 242-248
Traduzione dal greco di Ippolito Pindemonte (1822)
In breve, il nostro Lettore Ideale sa che “le sirene seducono, ma offrono anche la conoscenza: per questo Ulisse vuole ascoltarle.” (fonte).
Grazie per essere arrivati fino a qui. Se volete restare, ecco qualcosa da leggere:
Patricia Highsmith, “Come si scrive un Giallo”